Pressione alta e insonnia sono collegate?

Quando non siamo a conoscenza di una particolare condizione, non significa certo che questa non esista. E ce ne sono alcune che non devono essere, per nessun motivo al mondo, sottovalutate.

Pressione alta

Ed e proprio il caso della pressione alta e di come sia collegata direttamente con l’incapacità di dormire bene la notte. Ora, scopriamo quindi quale tipo di correlazione c’è tra di loro.

Alcuni studi hanno dimostrato come esista in effetti un determinato punto d’incontro. Un qualcosa che causa effetti indesiderati e che hanno un peso non indifferente sul corpo umano. Non è molto conosciuto questo particolare argomento, ma tuttavia esiste ed è reale.

Pertanto, come tale, ha delle ripercussioni su di te e alcune anche abbastanza gravi. Qualità del sonno ed ipertensione, come capiremo più avanti, non sono due rette parallele che non si incontrano mai. Difatti, un’insonnia nel lungo periodo, può portare ad importanti problematiche relative all’ipertensione.

Non si tratta di voci di corridoio, ma di uno studio che possiamo trovare all’interno della rivista Hypertension. Lo stesso ha portato a galla un dato preoccupante, il quale rivela una percentuale dell’aumento d’ipertensione quando l’insonnia fa parte della tua “routine notturna”. Addirittura, può arrivare a superare il 300% di rischio.

Come possiamo capire, non è assolutamente un dato da prendere sotto gamba. Anzi, proprio il contrario. Rappresenta un’evidente problematica, da risolvere quanto prima, al fine di scongiurare altri effetti negativi.

Ma come mai, se esiste quest’importante correlazione tra sonno e pressione alta, non se ne è mai parlato in modo accurato? Per un motivo molto semplice, e cioè lo studio relativo alle sole ore di veglia.

Tuttavia, anche la durata del tuo sonno e sopratutto la qualità dello stesso, incidono sulla pressione alta. E non poco, come ci ha svelato lo studio poco sopra citato. Il momento più critico per il tuo cuore, è rappresentato proprio dalle ultime ore prima di aprire gli occhi.

Ecco perché, un sonno disturbato o di scarsa qualità, incide in modo così negativo sul tuo cuore. Ed aumenta anche la possibilità dell’insorgere di malattie cardiovascolari di un certo peso.

Non solo. Lo studio a dimostrato anche come, la frequenza dei risvegli notturni, causa un aumento della frequenza di ipertensione e della pressione arteriosa in generale. In merito a tutto ciò, c’è un “rimedio” molto interessante per chi soffre di pressione alta da mettere in pratica proprio quando ci si corica nel letto.

La soluzione? Il fianco destro. Detta in questi termini può apparire molto banale, ma in realtà c’è una spiegazione ben precisa dietro a tale affermazione. Oltre che per il sistema nervoso e, quindi, per il cervello anche il cuore ti ringrazierà. Se soffri di pressione alta, posizionandoti sul fianco destro lasci più spazio a sinistra in modo che si abbassi la pressione stessa.

Solitamente, come in tante altre situazioni, il monitoraggio del tuo cuore è una “buona medicina”. Infatti, tenere traccia con uno screening costante, ti permette di capire se soffri realmente di pressione alta. Sopratutto se, le tue ore di sonno, non sono proprio delle migliori.